Sembra quasi una boutade, ma è realtà: il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, starebbe pensando di chiedere l'”annessione” dei comuni ciociari di Amaseno, Villa Santo Stefano e Giuliano di Roma, oltre che di Anzio e Nettuno, cittadine del litorale in provincia di Roma.
La causa è da ricercarsi nell’articolo 17 del decreto detto “Spending review, (un anglicismo che serve in qualche modo a mascherare un atto che più prosaicamente è una “revisione di spesa”), il quale prevede un riordino delle province italiane, con la soppressione e l’accorpamento di quelle che, per numero di abitanti e/o superficie complessiva, non rientrino in determinati parametri. Latina è proprio una di queste, con un “deficit territoriale” che verrebbe compensato con i territori dei cinque comuni in questione.
La proposta sembra sia vista di buon occhio anche dalla Provincia di Frosinone dal momento che, altrimenti, si procederebbe con la fusione di Latina e Frosinone con la nuova sede provinciale ubicata nel capoluogo pontino.
Solo che c’è, o meglio ci sarebbe, un impedimento. Sì, perché il legislatore avrebbe previsto questo insolito incremento del numero di comuni che potrebbero richiedere il passaggio da una provincia all’altra, rendendo il cambio di provincia impossibile se effettuato oltre il 24 Giugno e fino ad approvazione del decreto.
Ma il progetto del Presidente Cusani potrebbe giovarsi di un altro comma del decreto, che lascia ai comuni delle aree metropolitane (nel Lazio è Roma) la possibilità di scegliere se aderire all’area metropolitana o passare ad una provincia confinante, qual è, appunto, Latina. In questo modo la ricerca di comuni per raggiungere l’area minima di 2.500 km quadrati potrebbe orientarsi verso i comuni della provincia di Roma, come ad esempio Velletri o Pomezia.
In ogni caso anche questa seconda possibilità è vista con favore dalla Provincia di Frosinone che vedrebbe comunque salvaguardata la propria autonomia e indipendenza. La sensazione è che la sorte di Amaseno, Villa Santo Stefano e Giuliano di Roma non interessi a nessuno, e che essere “corteggiati” dalla provincia pontina o da quella ciociara sia solo una questione di comodo e di interesse.
Fonte: armandocusani.com
non VOGLIO diventar pontino per parare il culo ad amministratori incapaci, parere il culo a politici di vecchia data che continueranno a mangiare alle spalle dei poveri ciociari.
la ricetta per risparmiare è facile, mettiamo a zappare sia il presidente della provincia di frosinone sia quello pontino.
prego di controlla di passarmi la parolaccia detta, ma il troppo è troppo.
I SO AMASENESE I CIUCIAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO