Don Italo Cardarilli, il saluto ai fedeli di Amaseno

E’ con grande piacere che riceviamo da don Italo Cardarilli una lettera di saluto indirizzata ai fedeli di Amaseno, che volentieri pubblichiamo:

Carissimi amici,
permettetemi di rivolgermi a voi con l’appellativo che usava Gesù per i suoi discepoli così come ci riporta il vangelo di Giovanni; amicizia che vuol dire simpatia, volontà di sane e proficue relazioni, voglia di camminare insieme appoggiandosi gli uni agli altri.

Approfitto di questo spazio che gentilmente mi è stato messo a disposizione per porgervi un affettuoso saluto, che spero giunga non solo ai blogger, ma anche a coloro che hanno poca dimestichezza con internet!

Dopo il lungo ministero di Don Italo Pisterzi, contrassegnato da una profonda dedizione verso la comunità amasenese e da una profonda testimonianza di vita cristiana, accompagnata da un deciso impegno per la cura, il progresso e la conservazione delle bellezze artistiche che sono l’orgoglio del vostro Paese; dopo la vivace e gioiosa presenza di Don Andrea Viselli che avete svezzato findall’inizio del suo ministero sacerdotale tra voi, facendolo sentire accolto e amato, ora Mons. Vescovo mi manda tra voi come nuovo sacerdote della vostra comunità.
A loro va il nostro grazie per quanto hanno operato con gratuità e amore, solo per il Signore: a don Andrea l’augurio per il suo nuovo ministero che saprà svolgere con passione e dedizione completa, ricordandogli che Amaseno resta sempre la sua comunità; a Don Italo la nostra stima imperitura, la nostra attenzione e cura e la continua sollecitudine per i suoi bisogni. Egli resta l’uomo saggio che continua a vegliare e a pregare per questa sua amata comunità.

Non vi nascondo che i sentimenti di questi giorni sono sicuramente di gioia, ma anche di un certo timore e tremore che mi spingono a recarmi tra voi in punta di piedi.
Sono consapevole del grande impegno che mi attende a servizio di una comunità religiosamente esigente, e di questo ringrazio il Signore, ma vi assicuro che vengo tra voi come un fratello che vuole crescere con voi nella conoscenza e nella maturità della fede in Cristo nostro salvatore. Metto a vostra disposizione quello che possiedo: la mia competenza teologica e liturgica, la mia passione per la Sacra Scrittura e la mia esperienza di ministero pastorale acquisita nelle precedenti comunità che mi hanno accolto come sacerdote e parroco (Monte san Giovanni Campano, Ferentino, Giuliano di Roma, Arnara), e a voi chiedo, se posso, la grazia di vivere insieme la stupenda esperienza di incontro con il Signore che riempie di senso la nostra vita e l’accoglienza fraterna come uno dei vostri.

Fin dalle prime volte, che per varie occasioni sono capitato ad Amaseno, ho percepito una innata simpatia che promana dalla vostra comunità; un attaccamento deciso alle tradizioni ma anche un gusto per il bello che vi viene dall’essere circondati dalla bellezza della natura e dalle opere architettoniche che i vostri avi vi hanno lasciato; un popolo giustamente orgoglioso delle proprie radici ma anche disponibile al lavoro sodo per incrementare quanto si possiede.
Sono davvero felice di venire a condividere con voi tutto questo e fin da ora mi impegno a inserirmi nello stesso solco per continuare quanto altri hanno già iniziato.

Mi piacerebbe, e spero con l’aiuto di tutti, non resti solo un bel desiderio, continuare il dialogo con i più giovani che don Andrea aveva già iniziato; sono sempre stato convinto che la parrocchia deve essere il luogo di incontro e la fucina delle idee; luogo di evangelizzazione, ma anche di crescita umana; centro propulsore di una comunità che vuole affrontare le sfide di ogni giorno con competenza sporcandosi le mani e mettendosi in prima linea; offrendo confronti ma anche aprendosi alla critica costruttiva e seria. I più giovani hanno un desiderio innato di confrontarsi e tanta voglia di esprimere le loro potenzialità: ebbene insieme possiamo metterci al loro fianco, orientarli nell’ascolto e lasciare lo spazio necessario perché possano esprimere se stessi.

Anche le famiglie hanno bisogno di confrontarsi e aiutarsi vicendevolmente nella delicata e difficile opera educativa: ebbene la parrocchia può e deve offrire i supporti necessari per la buona riuscita della loro opera perché i figli crescano solidi nei valori umani e cristiani.

La parrocchia è grande, le necessità sono molteplici la gente ha bisogno di Dio, aiutiamoci a rispondere ai bisogni collaborando insieme, ma soprattutto dando una vera testimonianza di vita cristiana.

Avrei ancora altri pensieri da consegnarvi, ma ce li confideremo incontrandoci e facendo crescere la stima reciproca.
Affido questo mio nuovo incarico alla premurosa attenzione della Vergine Maria e di san Pietro, titolari delle nostre parrocchie, e a San Lorenzo di cui orgogliosamente siamo custodi dell’insigne reliquia.
Insieme dobbiamo far crescere la devozione, già grande, verso di lui, ma soprattutto farla conoscere perché il suo sangue possa risvegliare in ciascuno la consapevolezza che la fede è fondata sul sacrificio.

In attesa di venire tra voi e di salutarvi personalmente vi affido al Signore nelle mie preghiere.

Don Italo Cardarilli

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