Colpo di scena per la data delle prossime elezioni regionali del Lazio. Il Tar, su ricorso del Movimento Difesa del Cittadino, di fatto nomina il Ministro dell’Interno quale commissario ad acta e intima alla presidente dimissionaria Renata Polverini di indire le elezioni il 3 e 4 Febbraio 2013.
Tutto da rifare, quindi, e il decreto firmato dalla Polverini il 1° Dicembre scorso che indicavano i giorni 10 e 11 Febbraio per le elezioni regionali, diventa carta straccia.
Nelle motivazioni della sentenza, infatti, si legge che la Polverini non avrebbe ottemperato a quanto disposto dal Tar, che chiedeva le elezioni nel più breve tempo possibile. Considerando i tempi tecnici questa data sarebbe stata, appunto, quella del 3 e 4 Febbraio.
L’avvocato Pellegrino, legale del Movimento Difesa del Cittadino osserva che “È stato doverosamente censurato l’ennesimo abuso della presidente Polverini che era chiaramente funzionale a consentire al Pdl di tornare a ciurlare sull’election day che già Tar e Consiglio di Stato avevano escluso”
Critiche, invece, le reazioni all’interno del PdL che parlano di “abuso” e “conflitto costituzionale”, non escludendo l’ennesimo ricorso di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, anche se ormai i margini di manovra per cambiare per l’ennesima volta la data per le elezioni sembrano ridotti all’osso.
Mentre per il Tar «La convocazione dei comizi elettorali per i giorni 10 e 11 febbraio 2013 non appare pienamente conforme alle menzionate esigenze, posto che – secondo quanto risulta dalle tabelle esibite in atti dalla difesa della Regione Lazio e dalle dichiarazioni del rappresentante del ministro dell’Interno riportate nel verbale dell’audizione – risulta accertata la possibilità tecnica di convocare i comizi elettorali per i giorni 3 e 4 febbraio 2013, e quindi per una data più ravvicinata e come tale maggiormente idonea a dare esatta esecuzione alla sentenza di questo Tribunale», secondo quanto dichiara il presidente della II^ sezione bis Eduardo Pugliese nell’accogliere il ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino. “Il convincimento è espresso nel decreto in merito all’obbligo «di assicurare lo svolgimento delle elezioni entro il più breve termine tecnicamente compatibile con gli adempimenti procedimentali previsti dalla normativa vigente in materia di operazioni elettorali – sancito dalla sentenza della cui esecuzione si tratta – di per sé costituisce una parziale reintegrazione in forma specifica dell’obbligo primario rimasto inevaso, essendo volto a limitare al minimo – per quanto possibile e tenuto conto del decorso del tempo – l’ulteriore pregiudizio per i valori di rilievo costituzionale che emergono nella presente vicenda».
Elezioni Regionali, il Tar sconfessa il decreto sul voto firmato dalla Polverini per il 10 e 11 Febbraio
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