Comparto bufalino, si è tenuto ieri il tavolo tecnico organizzato dalla provincia

Si è tenuto ieri mattina presso la Provincia, un “tavolo tecnico” dedicato alle problematiche e prospettive del comparto bufalino, una delle realtà più importanti per l’agricoltura e l’economia dell’intera provincia.
Alla riunione presieduta dal Presidente Iannarilli erano presenti tra gli altri il sindaco di Amaseno, Giannantonio Boni accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Maurizio Fadioni, il presidente del consorzio di allevatori della Valle dell’Amaseno, Salvatore Rinna, il responsabile della ASL di Caserta, dottor D’Amore, l’assessore provinciale all’Agricoltura e l’assessore della provincia di Salerno, Mario Miano.
Al centro delle discussioni la richiesta di alcune aziende del casertano di poter inserire nel disciplinare della Mozzarella di Bufala Dop, la possibilità di utilizzare latte congelato per poter gestire meglio “la produzione delle mozzarelle nelle diverse stagioni, con la domanda che si impenna in estate a fronte di una produzione lattaria che rimane pressoché costante lungo tutto l’anno”.
A cominciare dal presidente Iannarilli, che ha ammesso di essere amante del prezioso latticino, tutti i partecipanti hanno ribadito l’intenzione di non aderire a questa richiesta che penalizzerebbe fortemente la qualità eccellente della mozzarella di bufala prodotta nella nostra provincia.
Anche il sindaco Boni, in pieno accordo con l’assessore Fadioni, ha inteso rafforzare il convincimento dei soggetti partecipanti all’incontro, dicendosi pronto a schierarsi al fianco degli allevatori e istituire una commissione comunale permanente che supporti gli operatori del settore in quella che si prospetta una lotta lunga e faticosa.
Dello stesso avviso il presidente degli allevatori della Valle dell’Amaseno, Salvatore Rinna, che, anzi, ha chiesto “più controlli periodici nelle stalle per garantire l’eccellenza del prodotto”.
La riunione, tesa soprattutto a sondare le esigenze dei diversi attori in causa, e a compattare le forze, è solo la prima di una serie che si snoderà nei prossimi mesi, per tentare di salvaguardare un settore fondamentale per l’economia e l’immagine, oltre che della provincia, anche del resto del Lazio Meridionale.

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5 Commenti

  1. Ci risiamo ancora una presa per i fondelli.
    nel 2003 hanno vinto le elezioni con la promessa di levare la cacca ad amaseno.
    Nel 2008 si sono inventati la colossella promettendo grandi guadagni per tutti.
    nel 2013 si inventano una commissione permanente per tutelare gli allevatori.
    La musica è sempre la stessa.Salvatore è l'unico che ha fatto denaro. il sindaco e gli assessori hanno vinto le elezioni.Gli allevatori fanno la fame. e al popolo amasenese solo la puzza. ma tutto vabbene madama la marchesa.

  2. parliamoci chiaro

    amaseno puzza di letame, molti allevatori non hanno messo a norma le stalle nonostante i finanziameti ricevuti, chi deve controllare non controlla la maggioranza fa i suoi giri pre elettorali e la minoranza è inesistente.
    benvenuti nel paese dei balocchi

  3. Caro amaseno blog..lei non dovrebbe permettere a vigliacchi di fare riferimenti al mio nome ..a me non serve l'anonimato… dico quello che penso mettendoci sempre la faccia…le chiedo pertanto di invitare il sig. nessuno a togliersi la maschera…altrimenti la invito a a non pubblicare i commenti che ledono l'immagine degli altri….

  4. Ecco…ci risiamo… fino a qualche giorno addietro era tutto tranquillo , adesso ci danno la "commissione permanente per tutelare gli allevatori " ma dove è finita la coscienza civile ???
    L'italietta dei politici banalisti che preferiscono parlare, ma non agire, e i giornalai, pronti a riportare la chiacchiera per sentirsi intellettuali …sempre e solo in falsa coscienza..vogliono sapere, ma non si esprimono per quieto vivere …ma dove è finito l'impegno civile, dell'ostinazione, della passione per la nostra coscienza collettiva…. ecco perché io invito a guardarsi bene dal «pasto della demagogia».

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