Cotral, la crisi in provincia e le risposte alla protesta degli amasenesi

Arrivano, finalmente, le prime reazioni alle proteste degli utenti di Amaseno per i sempre più frequenti disservizi della Cotral di cui vi avevamo parlato qui.
Nessuna notizia incoraggiante, con le risposte arrivate da tutti i soggetti chiamati in causa, tranne che dalla regione Lazio, la parte in causa forse più coinvolta nella questione.
Così il comune di Amaseno, nella persona del vice sindaco Antonio Como, promette di dare voce alle proteste dei cittadini, portando la questione all’attenzione del Prefetto di Frosinone; l’azienda di trasporti regionale si scusa per i disagi ( e ci mancherebbe!) e poi comunica che “attualmente la carenza di risorse (bus e personale di guida) causa irregolarità al rispetto del programma di esercizio. Sono state avviate le misure possibili, per efficientare nel breve periodo i collegamenti più sensibili per l’utenza”.
Anche l’assessore provinciale ai trasporti rassicura gli utenti e promette un interessamento teso a risolvere i problemi evidenziati.
Unica assente, come detto, la Regione Lazio, forse troppo impegnata a risolvere i problemi sulla data delle prossime elezioni.

Intanto, proprio oggi, ilpuntoamezzogiorno pubblica un articolo in cui vengono forniti i numeri della crisi profonda in cui versa la Cotral. “Più della metà dei mezzi del Cotral, ogni mattina, non partono per le previste corse e questo è dovuto all’impossibilità di fare manutenzione. Dalla Regione non arrivano i soldi previsti e dati non ufficiali parlano di 40 mezzi fermi a Frosinone su un totale di 77”, scrive il sito web. Così la scommessa è riportare i mezzi alla sede a fine corsa dato che si rompono per strada e la gente rimane a piedi, provocando l’indignazione di quanti utilizzano i mezzi pubblici per i propri spostamenti per studio o per lavoro. Oltretutto, se metà dei pullman restano nel deposito, altrettanti conducenti sono costretti a fermarsi insieme a loro e ad aspettare la fine del turno di lavoro a braccia conserte.

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