Emergenza rifiuti, il presidente Iannarilli accusa Zingaretti

E’ in corso in queste ore l’incontro in Consiglio dei Ministri, alla presenza dei presidenti delle province del Lazio, rappresentanti della regione Lazio e del Ministro dell’Ambiente Clini, l’incontro per trovare una soluzione all’emergenza rifiuti nella nostra regione.
Il motivo della contesa riguarda le proteste dei cittadini romani a seguito dell’individuazione della discarica di Monti dell’Ortaccio che il ministro ha, per decreto, scelto quale soluzione temporanea per il conferimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nella capitale. L’intento del ministro sarebbe quello di “dirottare” i rifiuti nelle province laziali, provocando la reazione delle amministrazioni provinciali, a cominciare dal presidente della provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli che accusa Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, di non aver per tempo indicato un sito da utilizzare quale discarica, portando la situazione a un livello intollerabile.
Iannarilli promette di dare battaglia per impedire l’ennesimo scempio che si sta preparando ai danni del nostro territorio. Lo fa con un duro comunicato che pubblichiamo integralmente di seguito:

“Ho letto le considerazioni del presidente di Federlazio, Ferraguti, in merito alla ennesima imposizione penalizzante per la nostra provincia e che, questa volta, riguarda lo smaltimento dei rifiuti di Roma. La situazione come, io per primo ho sottolineato, il giorno stesso in cui il Ministro Clini ha esternato la sua volontà di decretare sullo smistamento nelle province i rifiuti della Capitale, è inaccettabile. Come pure è inaccettabile che il Presidente di Federlazio continui a voler gettare ombre troppo generiche sulla classe politica di questa provincia. Una “visione cieca” questa dell’agire e che, come esperienza avrebbe dovuto insegnare ormai a tutti, non porta da nessuna parte.
Domani, insieme agli altri Presidenti della Province del Lazio, sarò da Ministro Clini a sentire cosa avrà da dirci su questa ennesima sciagurata imposizione ai nostri danni e ovviamente la mia opposizione sarà durissima, come è sempre stata per tutte le vicende degli ultimi anni, a partire da quelle della Sanità.
Mi piacerebbe sapere, e lo chiedo a Ferraguti, se come si è sempre verificato fino ad ora, l’opposizione durissima sarà solo la mia e di qualche altro esponente politico insieme alla cittadinanza, oppure quando arriveranno i camion con i rifiuti di Roma dalle nostre parti a bloccarli ci sarà anche Ferraguti, insieme alla popolazione e ai politici di qualsiasi colore. Ciò perché la filastrocca della classe politica inefficace è diventata davvero logora quando alle parole non seguono mai i fatti da parte di certe rappresentanze.
Che la presenza della Capitale in questa regione ci abbia relegato, insieme a tutti i cittadini delle province, a un ruolo di seconda serie, lo predico (fatti, conti e analisi alla mano) da anni. Che il “decretismo” del Governo Monti sia un assurdo politico in un paese democratico e faccia solo danni per i territori lo manifesto (fatti e dati alla mano) in ogni occasione e in ogni sede, salvo poi trovarmi sempre nel novero di chi sarebbe distratto e assente secondo certi commentatori che, invece, le battaglie si guardano bene dal compierle davvero.
Diciamo le cose come stanno, diciamo la verità. A Roma non sono state individuate le discariche che per legge dovevano essere individuate. Il “politico” che non ha fatto quel che doveva si chiama Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, insieme alla sua maggioranza di centrosinistra, presidente della Provincia di Roma. E Zingaretti si guarda bene, ora, di dire qualcosa contro il provvedimento assurdo che ci vede pattumiera di Roma.
Ferraguti dica le cose come stanno. L’immondizia di Roma la vogliono scaricare in provincia con il benestare, e, anzi, la complicità di Zingaretti. Noi saremo contro, a partire da me e dai sindaci, dalla gente. In questi casi occorre unità di intenti, vertenze territoriali”.

Fonte: provincia di frosinone

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