Il Tribunale Amministrativo del Lazio, con l’Ordinanza n° 03610 del 19 /09/2013, ha decretato la sospensione dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale. Il tribunale amministrativo ha così accolto il ricorso presentato da Lav, Lipu, WWF, Legambiente, Lega per l’Abolizione della Caccia e Enpa Onlus, che hanno sollevato la questione secondo cui legislatore (Regione Lazio) non si è attenuto, nell’organizzazione del calendario e delle modalità di caccia, al rapporto dell’ Ispra (l’Istituto superiore della protezione e la ricerca ambientale).
Considerato che, ad un sommario esame, le censure formulate in ordine al difetto di motivazione e carenza di istruttoria non appaiono destituite di fondamento, anche tenuto conto del rapporto depositato dall’ISPRA in data 17 settembre 2013; Ritenuto che, ciò detto, sussistano le ragioni per l’accoglimento della sospensiva in ordine alle previsioni del calendario venatorio riguardanti le specie di uccelli e – più in generale – gli animali di cui si fa menzione nel ricorso (in particolare, la lepre, il fagiano e gli uccelli indicati a pagg. 29 – 30), nei limiti in cui si discostano dalle indicazioni dell’ISPRA, accoglie la suindicata domanda di sospensione.
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