Rifiuti ingombranti abbandonati, al Comune costano 15.000 Euro l’anno

Mentre in tutta Italia, tra alti e bassi, la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti da abitazioni e uffici prende sempre più piede, ad Amaseno il tempo sembra essersi fermato a decenni fa, complice una situazione finanziaria che non consente grandi spazi di manovra e, soprattutto, per l’assoluta mancanza di cultura specifica tra i cittadini amasenesi.
Uno dei problemi più rilevanti riguarda l’abbandono dei rifiuti ingombranti presso i cassonetti posizionati in più punti sul territorio, quando va bene, o in prossimità del greto di fiumi e torrenti o in prossimità dei boschi in molti altri casi.

Questa pratica, oltre a deturpare il paesaggio e ad offrire un’immagine non proprio edificante del paese e dei suoi abitanti, procura un danno economico notevole alle casse comunali e, quindi, alle tasche di tutti noi. Il motivo è presto detto: il comune di Amaseno ha un accordo con una ditta privata incaricata di provvedere al ritiro dei rifiuti ingombranti, previa chiamata telefonica al numero verde, cui i cittadini possono rivolgersi in maniera totalmente gratuita. Il contratto, ovviamente, prevede un corrispettivo in denaro che il comune corrisponde alla ditta, e che ammonta a 1.320 Euro al mese. Questo importo è forfettario, ovvero corrisposto sia nel caso la ditta non effettui nessun intervento, sia nel caso venga allertata più volte nell’arco del mese.

D’altro canto sempre il comune dispone di una sorta di Isola Ecologica Mobile, un container utilizzato, con le stesse modalità dei rifiuti ingombranti, per la raccolta a domicilio e lo smaltimento dei RAEE, i rifiuti elettronici come televisori, PC, elettrodomestici e ogni altra apparecchiatura elettrica. Quando il container è al completo viene inviato presso i centri di smaltimento per il conferimento dei rifiuti. Il costo di ogni viaggio del container ammonta a 2.220 Euro.

Il problema nasce nel momento in cui il personale del comune è costretto ad utilizzare questo container non solo per TV, frigoriferi o lavatrici, ma anche per i rifiuti ingombranti semplici di cui parlavamo prima. Nel corso di un anno, il container, se utilizzato per il compito cui è destinato, potrebbe essere riempito non più di una volta. Ebbene, solo nel corso del 2012, grazie agli incivili che gettano divani, materassi e arredamenti vari dove non dovrebbero, il comune è stato costretto ad effettuare ben 6 viaggi, per un costo prossimo ai 15.000 Euro, soldi sottratti alle casse comunali e tolti alla disponibilità per altri impieghi utili alla comunità.

Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le proposte per mettere freno a questa pratica incivile: dal presidiare i luoghi in cui sono posizionati i cassonetti, all’adozione di sistemi di telecamere per sorprendere il maleducato di turno. A nostro avviso solo la consapevolezza che chi compie questi gesti fa spendere soldi a ciascuno di noi può risolvere il problema: girare la testa dall’altra parte, oltre che inutile è anche dannoso e sarebbe auspicabile che ciascuno segnalasse questi episodi nel momento in cui vi dovesse assistere.

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