Finalmente il comune prende atto e regolarizza, con l’Ordinanza n°5 del 28 Febbraio 2014, l’uso del fuoco per eliminare gli scarti vegetali, compresi quelli derivanti dalla pratica delle potature, dettando delle regole precise e facendo chiarezza nella giungla della normativa, spesso contraddittoria e contorta, su una pratica che tradizionalmente fa parte del lavoro del contadino in un territorio come il nostro a forte vocazione agricola. Proprio l’esigenza di tutelare gli interessi di coloro i quali posseggono (e sono la maggioranza) piccoli appezzamenti di terreno, e si dedicano alla coltivazione dell’olivo o della vite come attività secondaria, con l’impossibilità evidente
di disporre, come vorrebbe la legislazione vigente, palesemente ignara di queste realtà estremamente diffuse, di mezzi di trasporto idonei a conferire i rifiuti di origine vegetale presso i centri di raccolta dislocati a decine di chilometri di distanza da Amaseno, ha permesso all’amministrazione comunale di emanare il regolamento. Una scelta saggia, che prende atto della realtà e consente a centinaia di agricoltori “dilettanti” di continuare a dedicarsi ad attività che si tramandano di padre in figlio da generazioni, e che consentono la manutenzione dei fondi agricoli che altrimenti verrebbero abbandonati a sé stessi, con gravi ripercussioni sull’intero ecosistema.
La pratica della bruciatura, oltre ad evitare il propagamento di eventuali fitopatie, sarà quindi accolta con favore dai tanti agricoltori amasenesi. Logicamente andranno seguite alcune semplici regole: essiccare le sterpaglie prima della bruciatura, non bruciare materiali diversi (ad esempio plastiche) e seguire tutto il processo di combustione, avendo cura di essere attrezzati per evitare eventuali incidenti e il propagarsi delle fiamme. I roghi, da appiccare in condizioni meteo favorevoli (assenza di vento) potranno essere accesi, dal 1° Ottobre al 30 Aprile, dalle 6,00 alle 10,00 e dalle 17,00 alle 22,00.
Resta il divieto di accendere fuochi nel periodo dal 1° Maggio al 30 Settembre. Per chi non rispettasse le modalità di esecuzione dei fuochi è prevista un’ammenda di €150,00, mentre chi bruciasse materiali diversi dagli scarti vegetali è passibile di un’ammenda di €500,00.
Il comune regolamenta la pratica della bruciatura dei residui vegetali, compresi quelli derivanti dalle potature
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