L’evento religioso, che intende celebrare il 400mo anniversario del Miracolo della liquefazione del Sangue di San Lorenzo, è ovviamente il motivo centrale e il motore di una serie di eventi collaterali che hanno lo scopo di promuovere e far conoscere Amaseno e il suo territorio in Italia e nel mondo, grazie al coinvolgimento di diverse istituzioni che attivamente hanno partecipato alla realizzazione del Giubileo: don Italo, il vescovo della diocesi S.E. Monsignor Spreafico e la Santa Sede per le manifestazioni religiose, enti ed istituzioni per gli eventi laici. A cominciare dal comune di Amaseno, soprattutto nelle figure del già citato sindaco, Antonio Como e degli assessori Luciano Pisterzi e Cristiano Tabacchino; la Soprintendenza per i Beni Culturali e Architettonici del Lazio; la Regione Lazio grazie al supporto e al l’interessamento dei consiglieri Mauro Buschini e Daniela Bianchi.
Soprattutto quest’ultima è stata da sempre entusiasta del progetto, e in prima fila perché si realizzasse. Merito delle sue origini amasenesi, certo, ma anche di una visione moderna e dinamica della vita, che fa della promozione e condivisione delle eccellenze locali, mai seriamente pubblicizzate al di fuori dei confini locali, uno dei cavalli di battaglia per la crescita culturale ed economica dell’intero territorio. Come scrive nel messaggio inviato in occasione dell’apertura del Giubileo, la consigliere Bianchi ricorda come, nel 2000 “assieme a tanti ragazzi dell’oratorio di S.Maria decidemmo che lo straordinario miracolo doveva essere conosciuto e amato da più persone possibili, ed è da quella piccola scintilla che abbiamo acceso i riflettori su un evento che ha travalicato i confini nazionali e che ha portato al Giubileo e al gemellaggio con lo stato di Malta”.
Proprio il gemellaggio con Malta e il pellegrinaggio nell’isola al seguito della reliquia di San Lorenzo organizzato per il mese di Luglio (vedi qui), sarà l’occasione per promuovere la cultura e le tradizioni amasenesi: “un evento importantissimo, un’occasione per l’intero territorio di far conoscere le sue tradizioni e la sua cultura. Su questo potremo fondare un pezzo del nostro futuro fatto di bellezza, tradizione e buon cibo: un saper vivere di cui andare fieri”, conclude Daniela Bianchi, che farà parte della spedizione, cui parteciperanno i pellegrini accompagnati da don Italo, un funzionario della Soprintendenza e il comandante dell’Arma di Amaseno coadiuvato da un militare.
Ma altre piacevoli sorprese sono in arrivo per Amaseno: la prossima inaugurazione del museo comunale, che nei locali del restaurato castello permetterà ai turisti di ammirare i capolavori di arte sacra da sempre custoditi nelle segrete stanze della chiesa di Santa Maria, e l’istituzione di un Centro d’ascolto nei locali della chiesa di S.Maria delle Grazie, realizzato in collaborazione con la diocesi e gestito dai volontari del posto.
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