Sabato 28 Giugno, al via l’Anno Giubilare Laurerentiano

Il 28 giugno 2014 si aprirà ad Amaseno uno speciale anno giubilare laurenziano a commemorazione della prima liquefazione del sangue del
martire avvenuta per la prima volta, secondo i documenti storici, sotto il pontificato di Paolo V (1605-1621). Tale evento si concluderà il 15 settembre 2015.
Nel corso di quest’anno numerose saranno le iniziative civili e religiose tese  a far conoscere questa preziosa Reliquia anche a livello nazionale;  inoltre  esse costituiranno  stimolo per una speciale promozione del territorio e delle sue risorse nonché motivo per ottenere l’Indulgenza Plenaria per sé o per l’anima di un defunto, seguendo le prescrizioni della Chiesa e facendo visita, con fede e devozione alla Collegiata di Santa Maria Assunta e al sacro reliquiario .
 Dal 1177, così come citato dal documento della consacrazione della chiesa di santa Maria Assunta,  si conserva la  preziosa Reliquia che ogni anno stupisce i molti pellegrini che vengono a visitarla. Si tratta di un’ ampolla catacombale di vetro del terzo secolo in cui è custodito il sangue di San Lorenzo Martire, diacono della chiesa di Roma, ucciso sotto la persecuzione dell’Imperatore Valeriano il 10 Agosto 258.
L’ ampolla è custodita in un magnifico reliquiario attribuito alla scuola del grande artista Gian Lorenzo Bernini. La massa, contenuta all’interno,  durante l’anno appare in forma solida e di colore rosso scuro ma durante la festa del 10 di agosto di ogni anno, si liquefa assumendo un  colore rosso vivo. Tale prodigio si ripete puntualmente ogni anno nei giorni a ridosso della festa del santo e  impiega circa nove giorni per raggiungere il massimo grado della liquefazione.
Anche in altri periodi dell’anno in particolari occasioni (pellegrinaggi della reliquia fuori del paese; presenza di pellegrini dalla provincia di Benevento), è avvenuta la liquefazione, ma in modo improvviso. Il prodigio avviene in modo autonomo da parte della sostanza senza nessuna sollecitazione esterna o meccanica.
Durante la liquefazione la sostanza diviene liquida e trasparente alla luce, cosa impossibile quando è allo stato solido, e all’interno dell’ampolla si vedono dei depositi di terra e cenere, un pezzo di pelle e del grasso. Da aggiungere che la sommità dell’ampolla di vetro presenta una  rottura con la mancanza di una scheggia vitrea dell’orlo. La fiala è chiusa semplicemente da un tappo di sughero con della garza, e relativi sigilli in ceralacca. La frattura non impedisce la chiusura ermetica del contenitore permettendo così uno scambio gassoso tra l’esterno e l’interno.
Igino Corsi       Cinzia Loi
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