Che l’Ordinanza emessa dal comune di Amaseno il 25 Settembre scorso avesse provocato molti malumori non è un mistero. A decine, dopo l’entrata in vigore del provvedimento, ci avevano scritto di quanto trovassero ingiusta l’ordinanza. Cacciatori, soprattutto, ma anche raccoglitori di funghi e semplici escursionisti dei paesi del circondario che da sempre avevano scelto i monti e i boschi dell’ampio territorio amasenese come meta delle loro gite del fine settimana.
Come avevamo scritto in questo articolo,
l’Ordinanza n°39/2014 prevede la limitazione della circolazione su alcune strade che si dipanano nel territorio di Amaseno, con l’obiettivo di preservare il patrimonio naturalistico che alcune di queste strade attraversano e garantire l’incolumità degli automobilisti su strade che non presentano i requisiti di sicurezza delle normali strade percorribili da autoveicoli.
Dalle lamentele al ricorso alla giustizia amministrativa il passo è breve: l’Associazione Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.), insieme ad altri, ha presentato ricorso al Tar del Lazio di Latina e chiesto “l’annullamento previa sospensiva dell’esecutività dell’ordinanza”. L’atto, notificato all’ente comunale il 30 Ottobre scorso, ha portato la Giunta Comunale a deliberare la nomina dei legali, individuati nelle figure degli avvocati Loreto Gentile e Antonio Gentile di Frosinone, che rappresentino il comune di Amaseno dinanzi al Tar.
Ordinanza di stop alla circolazione dei non residenti, l’A.T.C. chiede la sospensiva del provvedimento al Tar
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