Vicenda cascate di Mole S.Stefano, il committente chiede la revoca dell’ordinanza di sospensione lavori

Nuovo capitolo legato alla vicenda del manufatto in costruzione presso le cascate sul fiume Amaseno in località Mole Santo Stefano. Dopo l’Ordinanza di sospensione dei lavori emessa dal comune di
Prossedi, Davide Palombi, committente dell’opera in questione, ribatte alle osservazioni sollevate dall’ordinanza e specifica, punto per punto, i motivi per cui l’opera avrebbe tutti i permessi necessari e chiedendo quindi “l’immediata revoca dell’ordinanza in quanto lesiva nell’immagine e nei diritti del sottoscritto”. Nella missiva, protocollata dal comune di Prossedi il 19/08/2015, inoltre, si fa riferimento alla circostanza che il “decreto Energia”, nelle cui more è stata richiesta e ottenuta l’autorizzazione, è prossimo alla scadenza e quindi “eventuali ritardi nell’attivazione dell’impianto potrebbero causare una esclusione dallo stesso con elevatissimi danni economici per i quali ci si riserva la richiesta a chi ne ha responsabilità”.
Nel frattempo il direttore dei lavori ha comunicato al comune di Prossedi la parziale fine lavori, in data 12/08/2015, un giorno prima che venisse emessa l’ordinanza di sospensione, datata 13/08/2015. Ora la palla torna al comune di Prossedi, che si era riservato un periodo di 45 giorni per decidere il da farsi, per una vicenda che assume sempre più i contorni di un giallo.

Di seguito uno stralcio della lettera inviata al comune di Prossedi:

[…]preso visione dei punti contestati comunica quanto segue:

  • punto 1) il locale di alloggio motore chiamato tecnico o gabbiotto di servizio è realizzato nelle dimensioni e nei materiali come indicato nel progetto, architettonico e strutturale. I locali tecnici a cui fa riferimento l’autorizzazione unica al punto 20 è riferito a cabine elettriche non presenti in questo caso.
  • punto 2) la scala non presente nell’elaborato grafico del 2011 è dato dal fatto che quell’elaborato è superato con le prescrizioni dei vari enti, l’elaborato definitivo approvato, tavola 1 versione febbraio 2013 prot.prov. di Latina 22916 del 8/3/2013, depositato in provincia e presso gli altri enti, di cui si allega copia conforme, riportano detta scala, la posizione di quest’ultima, in ferro rimovibile, è stata girata di 90 gradi per essere longitudinale e non parallela al deflusso delle acque durante le piene come prescrizione dell’autorità di bacino in merito alla trasparenza della stessa all’acqua di piena.
  • punto 3) il progetto approvato depositato al Sitas ( versione febbraio 2013 prot.prov. di Latina 22916 del 8/3/2013) non presenta incongruenze tra strutturale e architettonico.
  • punto 4) il canale in disuso, ostruito durante i lavori è stato ripristinato durante la sistemazione e lo smobilizzo del cantiere e consente il regolare deflusso delle acque meteoriche, come da progetto visibile in dettaglio nella pianta 1:200 del progetto stesso.
  • punto 5) non vi è nessuna delocalizzazione del manufatto rispetto al progetto approvato, allegato. Alla luce di quanto ribadito, da una verifica di corrispondenza tra quanto progettato e realizzato eseguita dal direttore dei lavori e, da tecnici incaricati, risulta allo scrivente che esse sono realizzate in conformità al progetto definitivo autorizzato dalla Provincia di Latina con A.U. n0 52995 del 14/8/2014;[…]
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