Quattro chiacchiere con il sindaco di Amaseno, intervista ad Antonio Como

Inizio del nuovo anno, è tempo di bilanci e propositi per il futuro.Proprio per questo abbiamo voluto sentire dalla voce del primo cittadino amasenese, Antonio Como, quanto è stato fatto nell’anno trascorso e ciò che vedremo in questo 2016.

  • Amasenonews: “Sindaco l’anno che si è appena concluso è stato straordinario per Amaseno: dal Giubileo Laurentiano all’Expo, poi la ristrutturazione della scuola media, il restauro di diverse opere d’arte e l’apertura del museo, attesa da anni, in un periodo di ristrettezze economiche. Cos’è cambiato, siete stati bravi voi o si sono presentate le condizioni necessarie perché ciò avvenisse?”
    Sindaco: “Un po’ entrambe le cose. Diciamo che siamo stati bravi a cogliere le opportunità che si sono presentate. Nel caso di Expo abbiamo fatto in modo, in concerto con la Regione Lazio e la Camera di Commercio di Frosinone, che i produttori di mozzarella e formaggi di bufala di Amaseno avessero una vetrina importante per promuovere il prodotto a livello nazionale e globale. Per quello che riguarda il museo civico e diocesano Castri Sancti Laurentii posso dire che siamo orgogliosi di quanto realizzato e che nelle prossime settimane l’intera struttura entrerà a regime, con la nomina di un direttore scientifico e l’introduzione dell’orario di apertura definitivo, in modo che il museo possa essere visitato in determinate date e non in occasione di eventi particolari come accaduto in questi primi mesi, cercando di far coincidere le aperture del museo con quelle della Collegiata di Santa Maria Assunta per favorire i turisti e poter quindi incrementare il turismo religioso ad Amaseno.”
  • A.: “La situazione economica e la crisi che perdura da anni ha aumentato la povertà delle persone più a rischio, pensionati e disoccupati su tutti, e i dati della Caritas locale stanno a confermarlo. Quali sono gli strumenti che il comune ha messo in atto o conta di introdurre per far fronte a questo grave problema sociale?”
    S.: “Noi come amministrazione conosciamo la situazione e le difficoltà in cui versano molti cittadini. La Caritas dal canto suo svolge un’attività di supporto molto preziosa, soprattutto nella gestione delle emergenze e delle situazioni in cui c’è bisogno di un intervento immediato. La maggiore difficoltà per noi è quella che non esiste un vero e proprio progetto organico a livello regionale o statale che ci permetta di affrontare queste situazioni. Stiamo cercando, reperendo i fondi dal bilancio comunale, di risolvere le criticità di cui veniamo a conoscenza e abbiamo diversi progetti in corso: quello relativo all’inclusione sociale, per esempio, o l’adozione dei cosiddetti voucher sociali da utilizzare per i disoccupati, solo per citarne alcuni.”
  • A.: “Tornando al discorso della valorizzazione dei beni ambientali e artistici, tempo fa si parlava, ad esempio, di predisporre dei percorsi naturalistici di trekking verso il Monte delle Fate. Oppure, come avevamo sollevato dalle pagine del nostro giornale, di restaurare la Chiesa di Sant’Angelo o il ponte di sant’Aneglio, per non parlare dell’Auricola, in attesa della sentenza della Cassazione che si pronunci su chi debba gestirla. Ci sono in agenda delle novità?”
    S.: “Purtroppo per la Chiesa di Sant’Angelo abbiamo le mani legate, sorgendo il manufatto in un terreno privato. Per il Ponte di Sant’Aneglio, che è sotto la tutela della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, abbiamo già fatto richiesta e siamo in attesa che venga approvato il finanziamento per la sistemazione dell’intera zona. Diverso e più complesso il discorso per l’Auricola: siamo fiduciosi sul pronunciamento della Cassazione e, se tutto andrà come pensiamo, abbiamo già in programma diverse iniziative che ci permetteranno di valorizzare l’intero complesso e creare anche ricchezza e posti di lavoro. Nel frattempo abbiamo affidato gli oliveti dell’Auricola a una cooperativa, che già fa agricoltura sociale ad Amaseno, per la manutenzione delle piante e la produzione di olio che verrà ceduto alla Diocesi e alla Caritas di Amaseno per essere offerto ai bisognosi. Anche il percorso naturalistico verso il monte delle Fate è un progetto che stiamo cercando di realizzare in collaborazione con gli altri comuni del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, di cui facciamo parte. L’idea è quella di creare un percorso lungo tutti gli Ausoni, che unisca i diversi comuni, e di cui il sentiero da Amaseno alla sommità del monte delle Fate sarebbe solo una parte.”
  • A.: “Nelle scorse settimane i pozzi di captazione di Capodacqua sono stati allacciati alla rete idrica cittadina. Cosa prevede per il futuro, non ci saranno più problemi per l’approvvigionamento idrico ad Amaseno?”
    S.: “Sì, mancano solo alcuni dettagli tecnico-amministrativi perché i pozzi di Capodacqua entrino in funzione ad alimentare effettivamente la rete idrica, risolvendo una volta per tutte i possibili problemi che potrebbero presentarsi nei periodi di maggiore siccità”.
  • A.: “Parliamo della manutenzione delle strade del comune, che ha un territorio molto esteso, soprattutto in zone di campagna e montagna. Molte sono le lamentele dei cittadini, come contate di mantenere efficiente la rete stradale con le scarse risorse a disposizione?”
    S.: “Amaseno ha un territorio molto vasto e una rete stradale molto estesa in relazione alla popolazione. 230 chilometri di strade richiedono manutenzione continua e ingenti risorse economiche. Negli ultimi tre anni il comune ha ottenuto dalla regione Lazio circa 500.000 Euro per la manutenzione stradale, inserite nel vecchio Piano di Sviluppo Rurale, il nostro compito è continuare a richiedere finanziamenti da inserire nel prossimo PSR.”
  • A.: “Filiera bufalina. Dopo la promozione delle aziende in occasione dell’expo e la nascita del caseificio industriale, il comune come conta di supportare le aziende nella promozione e commercializzazione del prodotto?”
    S.: “Intanto c’è da dire che con le varie manifestazioni legate ad Expo 2015 un primo importante risultato è già stato raggiunto, ovvero l’avvio della collaborazione tra le varie aziende, indizio evidente che gli imprenditori hanno preso coscienza del fatto che l’unione fa la forza. Come detto noi possiamo fornire gli strumenti e favorire la promozione di un prodotto di ottima qualità come la mozzarella di bufala di Amaseno, e i nostri sforzi continuano ad andare in questa direzione. Stiamo studiando la possibilità di un marchio identificativo del territorio che sottolinei la provenienza dei latticini della valle e ne contraddistingua l’eccellenza agli occhi del consumatore, senza entrare in contrasto con le altre normative in vigore. Quando il caseificio industriale diventerà attivo questa potrebbe essere un’azione decisiva per far decollare l’intero comparto. Inoltre, in collaborazione con la Camera di Commercio di Frosinone, abbiamo organizzato “Eccellenze in Digitale”, dove le aziende possono imparare a gestire un sito web e moltiplicare la propria visibilità e incrementare il giro d’affari.”
  • A.: “L’inquinamento è un altro dei grandi problemi di Amaseno. Abbandono dei rifiuti ingombranti fuori dei cassonetti, negli alvei di fiumi e torrenti e nei boschi. Avete predisposto o pensate di risolvere la problematica, magari attrezzando delle aree apposite o introducendo la video sorveglianza per scoraggiare questi comportamenti? E per la raccolta differenziata a che punto siamo?”
    S.: “Al momento stiamo cercando di arginare il problema dei rifiuti abbandonati sanzionando coloro che vengono colti sul fatto. Contiamo di diminuire ulteriormente il problema nel momento in cui, nel corso dell’anno, verrà finalmente introdotto il servizio di raccolta differenziata. Il progetto è già pronto, stiamo aspettando dalla provincia di Frosinone il finanziamento di 56.725 Euro per poter essere operativi. Poi tutte le opzioni restano aperte, anche quella di installare telecamere per scoraggiare questi comportamenti incivili. Quello che mi amareggia di più è che nonostante gli sforzi che facciamo per favorire coloro che hanno bisogno di smaltire rifiuti ingombranti, con l’offerta del servizio di ritiro gratuito a domicilio, non si riesca a debellare il fenomeno dell’abbandono di mobili, elettrodomestici e ogni altro rifiuto.”
  • A.: “Siamo a circa metà del suo mandato, e nel 2018 si terranno le prossime “amministrative”. Che voto darebbe alla sua amministrazione e conta di ricandidarsi o passerà la mano per dedicare più tempo a se stesso e alla famiglia?”
    S.: “In generale direi che un giudizio realistico si potrà dare a fine mandato, molto modestamente per il momento assegnerei alla giunta che presiedo un “sei”, con l’impegno di migliorarlo. Per il futuro ancora non ho pensato alla possibilità di ricandidarmi o meno, comincerò a pensarci tra qualche mese.”
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