
Si è tenuta oggi a Formia la Conferenza dei sindaci dell’Ato 4. Durante l’incontro il sindaco di Amaseno, Antonio Como, ha parlato di situazione molto seria riguardo la crisi idrica che sta interessando il Lazio meridionale e in particolar modo Amaseno, con le sue 250 aziende agricole e 14.000 capi bufalini, che per questo motivo potrebbe divenire anche un problema di carattere igienico-sanitario.
Como ha parlato di diritti sacrosanti dei cittadini, giustamente arrabbiati, a poter utilizzare l’acqua, prefigurando, nel caso l’emergenza non venisse risolta, anche delle class action nei confronti del gestore del servizio idrico che, fornendo un servizio pubblico, potrebbe diventare inadempiente rispetto al proprio ruolo.
Il primo cittadino amasenese ha chiesto risposte d’emergenza a una situazione d’emergenza, invitando i colleghi a superare gli steccati ideologici e “di campanile” e a lavorare uniti e “da subito” per risolvere una situazione divenuta insostenibile, e chiedendosi quali potrebbero essere gli scenari da qui a due mesi se non si intervenisse immediatamente. “I soldi ci sono, utilizziamoli. E’ paradossale avere le casse piene e i rubinetti vuoti”, ha continuato il sindaco.
Nel corso della riunione il presidente dell’ Ato 4, Eleonora Della Penna, ha annunciato di voler chiedere lo stato di calamità agli enti competenti, trovando l’accordo unanime dei sindaci.
Prossimo appuntamento il 29 Giugno quando si terrà un nuovo incontro e dove dovranno essere adottate le misure per fronteggiare l’emergenza di questa terribile estate 2017.
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