
Se non suonasse vagamente ironico si potrebbe dire piove sul bagnato. Sì, perché la crisi idrica di quest’anno verrà ricordata a lungo, per gli effetti pratici e igienici sulla popolazione e le aziende amasenesi, alle prese con tanti disagi.
Dopo aver allacciato alla rete idrica un altro pozzo in località Capodacqua per aumentare la disponibilità d’acqua la scorsa settimana, lunedì scorso il sindaco di Amaseno ha emesso un’ordinanza di divieto dell’utilizzo dell’acqua erogata dall’acquedotto comunale per fini che non siano strettamente domestici. Martedì scorso, poi, c’è stato l’ennesimo incontro tra i sindaci e il gestore dell’ATO 4 Acqualatina, che ha disposto l’investimento per la ricerca di nuovi pozzi di captazione che possano risolvere una volta per tutte la ormai ciclica carenza d’acqua ad Amaseno.
Tra le ipotesi per fronteggiare almeno l’emergenza e tornare a livelli di servizio accettabili, in queste ore l’amministrazione comunale sta prendendo in considerazione l’utilizzo di un pozzo privato già esistente sito in località Valle Martina. Dai primi rilievi eseguiti con i tecnici di Acqualatina, sembra che la disponibilità idrica del pozzo in questione sia sufficiente per alimentare la rete senza grandi problemi. A questo proposito, accertata la consistenza della falda, la zona potrebbe essere scelta per la perforazione di nuovi pozzi che possano contribuire in futuro, insieme alla storica fonte di approvigionamento di Fontana Grande e dei pozzi di Capodacqua, di fornire acqua all’intero territorio comunale con una certa regolarità, senza la preoccupazione di affrontare lunghi periodi di siccità come in questa estate.
Se i rilievi daranno esito positivo, nel giro di poche settimane il pozzo dovrebbe entrare in funzione, vista anche la sua vicinanza alla rete idrica esistente.
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