
Due paesini, Fikus e Skifus in perenne contrasto tra loro, un vecchio enorme maniero abitato da un’enigmatica anziana vedova e una girandola di personaggi e situazioni.
Sono questi gli ingredienti del primo romanzo di Bruno Macerollo, professore in pensione e poeta per diletto. “Fikus. Un nome giusto al posto giusto”, edito da Vertigo Edizioni da poche settimane in libreria è un romanzo ricco di personaggi singolari, in un “mondo che ha regole diverse, spiazzanti, talvolta stridenti ma sempre affascinanti”, scritto con una prosa originale e ricca di vocaboli desueti e colti, che tiene incollato il lettore alle pagine.
“Fikus. Un nome giusto al posto giusto” è disponibile al costo di 14 Euro presso le librerie Messaggerie Libri oppure online sul sito web dell’editore.
Se avete in mano questo libro, sappiate che siete di fronte a una scelta. Potete aggrapparvi alla narrativa convenzionale, dove i romanzi hanno un inizio, dei personaggi, uno svolgimento e una fine… e in questo caso dovreste rimetterlo subito a posto, facendo finta di niente… oppure potete scegliere di lasciarvi alle spalle la struttura preconfezionata e immergervi in un mondo che ha regole diverse, spiazzanti, talvolta stridenti, ma sempre maledettamente affascinanti. Avvicinatevi a Casalmarniero, conoscete il Nipote e l’Amico, scendete (rapidamente!) dal treno alla stazione di Fikus e scoprirete che tutto ciò che vi aspetta è lì per stupirvi e lasciarvi… interdetti. Con uno strano sorriso, sempre. Difficile spiegarvi cosa sia quel sorriso, dovrete scoprirlo da soli, trovando la vostra strada in un intricato e complesso intreccio di storie, simboli, aforismi, pennellate poetiche e improbabilità.
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