Frosinone, è di nuovo Serie A, intanto la società querela il Palermo

Il Frosinone torna nella massima serie a distanza di tre anni esatti dall’impresa della storica promozione del 2015, e lo fa con l’intenzione di rimanerci a lungo, secondo le parole del patron Maurizio Stirpe, artefice principale nella costruzione di una società e una squadra modello di gestione qual è il Frosinone Calcio.

E’ così che, realizzato in tempi record il centro sportivo di Ferentino e il nuovo stadio dopo anni di ritardi e rinvii, la squadra ha potuto bissare l’impresa di affacciarsi nuovamente in Serie A per confrontarsi con il meglio del calcio italiano e promuovere l’immagine di una provincia vincente e laboriosa in tutta Italia.

Dopo l’andata della finale che avrebbe decretato la terza squadra promossa insieme ad Empoli e Parma, in pochi credevano nell’impresa. Il risultato di 2 a 1 per il Palermo lasciava una sola possibilità, la vittoria. E la squadra, sapientemente guidata da mister Longo, ha saputo tirar fuori il meglio di sé nel momento più difficile e importante. Una gara perfetta per intensità, tecnica e testa che ha annichilito il Palermo ed esaltato il pubblico del “Benito Stirpe”, proprio nel momento in cui tutto sembrava perduto. 2 a 0 e promozione, città in festa e una storia che sembra solo all’inizio.

A margine della finale di ritorno, viste le continue accuse di comportamenti illeciti del Frosinone da parte di Zamparini, la società gialloblu ha emesso un

comunicato

Il Frosinone Calcio S.r.l., in persona del suo presidente, Dott. Maurizio Stirpe, nonché il Dott. Maurizio Stirpe personalmente, con riferimento alle ripetute esternazioni, rese oggi ai vari mezzi di informazione dal Patron dell’U.S. Città di Palermo S.p.a., Sig. Maurizio Zamparini, osserva quanto segue:

Stupisce, indigna ed offende l’intelligenza degli addetti ai lavori, degli sportivi e della gente comune, frusinati e non, che il massimo dirigente rosanero, relativamente alla gara Frosinone-Palermo parli di “incontro illegale”, “spettacolo indecoroso”, “vergognoso”, di “arbitro aggredito, minacciato, assediato e intimidito” e di “truffa subita”.

Non sappiamo quale incontro di calcio abbia visto il Sig. Zamparini ieri sera, né ci interessa saperlo, certo è che Frosinone-Palermo è stata diretta da un team arbitrale composto da 6 ufficiali di gara, oltre alla presenza di numerosi rappresentanti della Procura Federale e degli ispettori di Lega i quali, all’unisono, hanno decretato la regolarità della partita.

Occorre a nostro avviso saper vincere e, anche, caro Palermo e caro Zamparini, saper perdere, ragion per cui, allorquando il Sig. La Penna ha sancito la fine dell’incontro, il risultato del campo è stato subito chiaro a tutti: ha vinto ed è stata promossa in Serie A la squadra meglio classificata al termine della regular season la quale, in finale, nel doppio confronto, ha realizzato 4 dei 5 gol segnati (anche se uno, purtroppo, nella propria porta), ottenendo, così, la migliore posizione rispetto all’avversaria per il salto di categoria.

Che il Palermo preannunci pure, riserve e reclami avverso l’omologazione della partita, state pur sicuri che il Frosinone ed il suo Presidente risponderanno nelle competenti sedi della giustizia sportiva, forti della verità dei fatti e di avere disputato una competizione, i play-off, impegnativa, agonisticamente molto accesa, ma sempre nel rispetto delle regole, degli avversari e degli arbitri.

Nessuno, però, si deve più permettere di infangare il percorso, durato una stagione intera, di un fantastico gruppo, composto da dirigenti, atleti, tecnici e impareggiabili tifosi, sempre ispirato al fair play, all’amicizia, ai valori fondanti dello sport, da quasi venti anni al centro della nostra mission.

In difetto, gli autori ed i responsabili ne risponderanno in sede sportiva, civile e penale, avendo gli scriventi già conferito mandato in tal senso al legale di fiducia del Club, Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna.

Frosinone Calcio S.r.l.

Dott. Maurizio Stirpe

[riduci]
e chiesto alla Federazione la deroga alla clausola compromissoria per procedere alla querela contro il patron della società palermitana, Zamparini e ottenere il ristoro dei danni in sede civile.

Nel pomeriggio di oggi, poi, è arrivata la notizia che il reclamo del Palermo contro l’omologazione della finale di ritorno è stato rigettato, anche se il Frosinone è stato multato di 25 mila Euro e dovrà scontare due turni a porte chiuse nel prossimo campionato. Un turno di squalifica per l’attaccante Federico Dionisi e per il team manager Manuel Milano e ammenda di 10 mila Euro per Raffaele Maiello.

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