Aumenti Tari 2019, tutta colpa dell’amministrazione per i consiglieri di Amaseno 2013

Ad Amaseno aumenta la Tari, la tassa sui rifiuti, e la raccolta differenziata resta ferma al palo, nonostante la gara sia stata fatta per la sua assegnazione. Da gennaio, però, finora sono stati consegnati i contenitori solo ad alcuni commercianti, e dell’inizio del nuovo servizio non si ha certezza alcuna ad oggi. Sono, perciò, sul piede di guerra i consiglieri di minoranza della lista Amaseno 2013, polemici nei confronti dell’attuale maggioranza guidata dal sindaco Antonio Como, considerati i veri responsabili di questa situazione, dei rincari come del caos legato all’avvio della differenziata. A parlare è Vittorio De Lellis, anche a nome dei suoi colleghi consiglieri Ernesto Gerardi e Mario Colagiovanni, definendo fallimentare la politica dell’amministrazione in merito al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani come della pulizia del paese. “Come mai – le parole di De Lellis – in paesi a noi vicini, come Prossedi, ma anche nel capoluogo, le tariffe della Tari si abbassano mentre ad Amaseno continuano a crescere? A Prossedi, quest’anno la Tari si abbassa del 36%, a Frosinone del 15%. Non è colpa, come la maggioranza ha detto in consiglio, dell’avvio della raccolta differenziata, dei maggiori costi iniziali del servizio, ma di qualcosa o qualcuno è certo colpa. La risposta è semplice, si tratta dell’attuale amministrazione che non ha saputo gestire in maniera efficiente la problematica dello smaltimento dei rifiuti nel nostro paese. Anziché aspettare il 2019 per cominciare a differenziare, poteva farlo prima, perché si sapeva benissimo che il conferimento in discarica sarebbe aumentato in continuazione. Questo fin dal 2003, quando nell’amministrazione Boni c’era anche l’attuale sindaco, tra l’altro come assessore all’ambiente. Si sapeva da allora che la Regione Lazio, per costringere i comuni a fare meno indifferenziata, era propensa al continuo rincaro del nelle discariche, quindi anche a quella di Colfelice. Perciò, non c’è nessuna scusante per gli attuali amministratori, solo la loro incapacità ha causato questo danno a tutti i cittadini. In consiglio ho votato a favore della differenziata, ma questa doveva partire da anni, senza restare per ultimi e raccogliere anche i rifiuti di quei residenti dei paesi vicini che non volevano farla. Rifiuti che hanno pagato a caro prezzo tutti i contribuenti di Amaseno. Adesso ci viene detto che i nuovi aumenti non sono dovuti ai costi per l’avvio della differenziata ma solo all’aumento del 30% del conferimento in discarica dall’inizio dell’anno. Se in consiglio è stato detto che per i primi tre mesi del 2019 è avvenuto questo, adesso va puntualizzato che ne sono diventati quattro. Perché tranne la consegna di qualche bidone alle attività commerciali, di questo inizio della differenziata non si ha certezza. Un paese non abituato e non educato a dovere, con la pretesa dell’assessore all’ambiente di fare proclami del raggiungimento dell’80 % di rifiuto differenziato, quando altrove, dove da anni si è già passati al nuovo servizio di smaltimento, i risultati migliori si attestano intorno al 60%. E’ tutta una presa in giro perché la vera risposta agli aumenti sta nell’incapacità amministrativa di questa come delle precedenti maggioranze, dall’era Boni. Solo annunci e niente fatti. Per non parlare della pulizia del paese e del centro storico, ultimamente un po’ migliorata ma ancora lontana dall’essere soddisfacente. Parchi pieni di erbe e di carte, alberi ancora accantonati dopo essere caduti, vicoli e piazzette sporchi di escrementi di piccioni e cani, di carte e immondizia varia. Non è un bel vedere per i cittadini ma anche per i turisti che, anziché essere incoraggiati, così si scoraggiano a raggiungere e rimanere nel nostro paese, un tempo conosciuto come il “ Salotto della Ciociaria”. Dovrebbero riflettere ed agire a questo punto il sindaco e la sua maggioranza, evitando di lasciar solo trascorrere il tempo senza infamia e senza lode”. MB

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*