AMASENO 2013 su centro storico sporco: la risposta di Gerardi

<<Se una rondine non fa primavera, un ventilatore abbandonato non fa un paese di incivili. Non è corretto che le colpe dell’incuria in cui verte il centro storico da mesi (se non addirittura da anni) siano attribuiti agli errori di un singolo o di pochi cittadini, e non è corretto etichettare gli abitanti di amaseno come “incivili” per mascherare le mancanze di un’amministrazione comunale che a volte sembra fantasma. Non si possono coprire le magagne di una società pagata ben 300.000€ all’anno per garantire la pulizia e il decoro del paese e l’incompetenza di chi amministra gettando veleno sui cittadini amasenesi, che da sempre collaborano nel mantenere pulito il nostro borgo. Chiediamo quindi all’assessore all’ambiente e al decoro urbano di intervenire in questa situazione, garantendo quanto spetta di diritto a tutti noi e cioè la regolare pulizia del centro storico e dell’intero territorio; non come quella a spizzichi e bocconi fatta finora per alimentare post sui social. Inoltre, vogliamo sottolineare che invocare a un contributo da parte dei cittadini è del tutto superfluo e fuori luogo, dato che qualche anno fa l’intervento gratuito di pulizia messo in atto dai ragazzi di “Ma .. se Masé” venne interrotto dalla stessa amministrazione per mancanza di tutele assicurative. Noi di Amaseno 2013 abbiamo sempre denunciato le mancanze sotto questo punto di vista (e non solo) dell’amministrazione attuale, a differenza di chi sembra aver aperto gli occhi soltanto in questi ultimi mesi. Detto ciò, ribadiamo che è il caso di darvi una mossa: attendiamo un intervento repentino e auspichiamo una costante attività di pulizia nel rispetto di tutti>>. 

la situazione attuale del vicolo parallelo a via Fortuna

Questa la replica sulla pagina facebook della lista Amaseno 2013 guidata dal consigliere d’opposizione Ernesto Gerardi che, senza mezzi termini, pone l’accento sulla scarsa (se non assente in alcuni casi) pulizia del paese di cui dovrebbe farsi carico l’amministrazione comunale e non certo i cittadini. Ci dispiace di essere stati fraintesi. Qualche parola in più avrebbe potuto far capire meglio il senso di quanto riportato nel nostro articolo precedente sull’annosa problematica. E’ vero che la pulizia lascia a desiderare ma è altrettanto vero che, non appena si passa una scopa tra i vicoli, c’è subito pronto qualcuno a gettare rifiuti a terra o ad usare gli stessi come bagni pubblici. Bisogna vivere il centro storico per capire ed appurare certe dinamiche. Nessuno accusa di inciviltà i cittadini nel loro complesso, ma ci limitiamo a riportare i dati ed osservare quanto succede, perché o uno o cento incivili, il risultato è la pessima immagine, questa sì, dell’intero paese. Se ci sono pecche o mancanze da parte di chi è preposto alla pulizia, tenere ordinato l’accesso alla propria abitazione contribuisce certo al decoro personale come a quello pubblico. Oramai i cittadini sono stanchi di aspettare o perché mancano i soldi, o perché vanno messi a punto dei meccanismi, come dei ping pong di responsabilità e così’ via. In questo senso, talvolta, fare da sé aiuta, senza perciò scagionare o sollevare da responsabilità altri, ditte incaricate o amministrazioni che siano. Né tantomeno accusare nessuno gratuitamente.

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