
Al via oggi la tanto attesa fase 2, con le progressive riaperture delle attività commerciali, ed un po’ di libertà in più per i cittadini, sebbene l’incubo del contagio da Corona Virus ancora non sia passato. Si deve riprendere a lavorare, appena possibile tutti, tra mille difficoltà e con l’ansia di riuscire a ripianare le perdite accumulate finora. Una mano la può dare anche il comune, alle tante attività che riapriranno, come ai cittadini. Tante le iniziative messe in campo in questo periodo dalla macchina amministrativa di Amaseno, grazie soprattutto ai fondi messi a disposizione dalla regione Lazio, dai bonus spesa a quelli affitto, dalla sanificazione del centro e delle aree sensibili, alla distribuzione di mascherine, alle informazioni dettagliate e puntuali in tutti i modi possibili sui comportamenti e le disposizioni in atto.
In particolare, in vista della riapertura dei negozi, soprattutto di bar, pizzerie, ristoranti, in municipio si riflette sulla concreta possibilità di ridurre drasticamente, se possibile anche annullandola, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, la cosiddetta Tosap. Sempre a proposito di questa tassa, il comune sta intanto pensando alla restituzione dei versamenti agli standisti per la mancata tenuta dei mercati settimanali.
Ce ne dà notizia l’assessore ai tributi e bilancio, Luciano Pisterzi che ci ha spiegato come il comune stia pensando a favorire il più possibile la ripresa economica delle attività territoriali.
Oltre la Tosap, ci sarà presto bisogno di definire aliquote e tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti. Grazie all’avvio della raccolta differenziata dalla scorsa primavera, una buona notizia è la probabile riduzione media del 15% sul costo del servizio. Con un problema, però, legato all’imperizia di diversi cittadini che, proprio a partire dal mese di marzo, non stanno differenziando nella dovuta maniera, anzi, alcuni non starebbero differenziando affatto, limitandosi a buttare tutto nell’indifferenziato. Una pessima pratica che rischia di ripercuotersi, al di là dell’ambiente, sui costi del servizio, impedendo di beneficiare di fatto delle possibili riduzioni delle fatture Saf, per il conferimento in discarica, che si paga caro e poi va distribuito sulle bollette. E adesso non ci sono più i forestieri che vengono a buttare la loro immondizia nei cassonetti, siamo noi ad essere artefici del nostro futuro, anche in termini di fiscalità. Quindi, se sulla Tari ci potranno essere abbassamenti in bolletta per l’avvio della differenziata, potrebbero non essere soddisfacenti, considerando lo scostamento negativo dai risultati attesi.
Andando alle attività commerciali, anche quest’anno, grazie pure ad una specifica richiesta fatta dallo scorso dicembre dall’assessore ai Tributi ai rappresentanti politici nazionali, il comune potrà applicare la modulazione delle tariffe su alcune attività come ad esempio fruttivendoli, pizzerie, bar, ristoranti, fiorai, ecc. che, se dovessero pagare la tariffa piena secondo le disposizioni statali, sarebbero costretti ad accendere un mutuo per essere in regola coi pagamenti. Da quando è stata introdotta la Tari, per fortuna, i comuni hanno avuto la facoltà di ridurre in maniera importante questa tassa per tali categorie commerciali, ed il comune di Amaseno lo ha sempre fatto. E adesso è ufficiale che la misura sarà applicabile anche per il 2020.
Non solo, però. Pensando alla crisi legata al Corona Virus, è dura chiedere a chi è stato chiuso per mesi, come bar e ristoranti ed altre attività, il costo pieno del tributo. Ma non è così semplice, non basta tagliare, perché poi sarebbero gli altri a pagare, incolpevoli anch’essi. Perché comunque il costo totale del servizio, secondo il piano economico-finanziario, deve essere coperto e ripartito tra utenze domestiche e non domestiche. Così il comune sta pensando di chiedere allo Stato di ristorare i comuni delle quote non fatte pagare agli esercenti commerciali che sono stati maggiormente penalizzati dalla crisi pandemica. Finora, lo Stato ha solo suggerito un giroconto nella spesa generale degli enti, ma questo significa far uscire quei soldi da altre tasse. E staremmo punto e a capo, in termini di equità fiscale.
Come ci garantisce l’assessore Pisterzi, l’amministrazione continuerà a fare tutto il possibile sia per proteggere la collettività dalla crisi pandemica sia da quella economica. La collaborazione dei cittadini e delle attività è fondamentale, perché è solo insieme che si possono davvero affrontare le problematiche e cercare le soluzioni più efficaci.
Se tra due mesi gli allevatori non avranno il necessario per sfamare le bufale, come faremo, non avremo neppure le mozzarelle. Fate sentire anche la vostra voce, voi allevatori siete una componente importante della nostra società, forza, tenete duro, e buon lavoro.