bellissimo, veramente stupendo …da leggere tutto d’un fiato
Si sente ripetere spesso e nelle più svariate occasioni. È un’espressione latina che significa “L’amore vince su tutto”. Risulta di straordinaria attualità se, con una certa frequenza, viene utilizzata in maniera positiva per augurarsi o per constatare l’esito felice di un qualsiasi evento. Non sarebbe una cattiva abitudine riflettere sugli antichi modi di dire, per poter individuare quanta verità nascondano e, in questo caso, il messaggio da realizzare nell’azione concreta, a partire dai piccoli gesti del quotidiano. E forse tutto sarebbe migliore. Ma da dove nasce questa, ormai per noi, curiosa formula? Sicuramente è stata resa famosa da un dipinto di Caravaggio, compiuto tra il 1602 e il 1603, in cui il sentimento, l’Amore appunto, è personificato: assume cioè l’aspetto di Cupido, così come viene rappresentato da sempre nell’arte, nelle sembianze di un bambinetto allegro e con le ali. In questo quadro Amore risulta vincitore sulle arti, simboleggiate ai suoi piedi da uno spartito, da strumenti musicali e da libri. Richiama immediatamente l’attenzione proprio il sorriso del fanciullo, dolce e soddisfatto, insomma trionfante, che suscita simpatia in chi lo osserva. Del resto Caravaggio non è stato l’inventore di questa felice espressione, le ha dato forma, sentimento, ha permesso sostanzialmente di poter richiamare alla mente un’immagine precisa, quando si sente ripetere “Amor vincit omnia”. Per individuare l’origine di tale modo di dire, bisogna tornare ancora più indietro nel tempo, esattamente al I secolo a.C. e attribuirla a Virgilio, il poeta della cerchia culturale del primo imperatore romano, Augusto, celebre per aver composto l’Eneide. Infatti, proprio Virgilio, in un’altra sua felice opera, le Bucoliche, composte tra il 42 e il 38 a. C. nella forma di una raccolta di dieci racconti, definiti ecloghe e legati alla vita dei pastori. Il poeta ha coniato questa espressione precisamente nella X Ecloga per descrivere lo stato d’animo di Gallo. Quest’ultimo appare sopraffatto a tal punto dall’amore nei confronti della sua innamorata Licoride, da considerarsi completamente sottomesso dal sentimento. Le parole originali suonano così: Omnia vincit Amor et nos cedamus Amori: l’Amore vince su ogni cosa e noi cediamo all’Amore. È evidente che l’Amore, con la “A” maiuscola appunto perché considerato un qualcosa di reale e fondamentale, ha un potere straordinario. Se tutti riuscissero a riconoscerlo in tutte le sue manifestazioni e lo lasciassero vincere, gli permetterebbero di trionfare sul male o su ogni forma di “grigio”.
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