Villa Santo Stefano – Sono nati per favorire l’ampliamento della pubblica illuminazione anche nelle zone non raggiunte dalla rete elettrica, e adesso come non mai dovrebbero essere presi a modello per migliorare l’efficientamento energetico delle nostre città. L’uso del condizionale a Villa Santo Stefano è però, d’obbligo, da quello che ci segnalano diversi cittadini. Infatti, la quasi totalità dei pali della luce alimentati da pannelli fotovoltaici, sistemati qualche anno fa dall’amministrazione comunale in zone periferiche, ma comunque caratterizzate dalla presenza di diverse abitazioni, come di aziende agricole, non si accendono più quando si fa buio. Un disservizio che si protrae nel tempo, sono anni che nessuno vede più brillare questi lampioni che dovrebbero essere autonomi, non incidere sui costi energetici e sulla qualità dell’aria perché a zero emissioni. Gli impianti che ci sono, infatti, quelli che nel tempo le amministrazioni hanno voluto sistemare sul territorio per ampliare l’illuminazione pubblica, indipendentemente dalla presenza di energia elettrica sul posto, non funzionano. Con grande rammarico dei residenti che continuano ad aspettare la loro sistemazione e si lamentano. Il problema è che si tratta di sistemi che, per quanto innovativi, hanno bisogno di manutenzione, sicuramente di controlli e della sostituzione di pezzi quando necessaria, soprattutto delle batterie d’accumulo. Cosa che evidentemente non è stata fatta. Stesso discorso per i segnali ad accensione fotovoltaica. Così, quelle che potevano diventare vere e proprie infrastrutture all’avanguardia, rispettose dell’ambiente perché alimentate da fonti rinnovabili di energia, sono finite per diventare dei monumenti all’incuria. Se ne lamentano i cittadini, quelli di via Porcini come della contrada Drenta, ed altre ancora, che vorrebbero veder tornare la luce, quella pulita e a costo zero, vicino casa.

Informazioni su Lara Celletti
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La prima giornalista donna della Valle dell'Amaseno, tra le province di Frosinone e Latina, iscritta all'ordine nazionale dei giornalisti (pubblicisti) Lazio - dal 1996, laureata in lettere moderne nel 1996 e scienze dell'educazione nel 2010 presso l'ateneo di Cassino, Frosinone. Insegnante di lettere presso IPSSEOA di Ceccano. Ha lavorato in giornali nazionali come Il Tempo ed Il Messaggero (redazioni di Frosinone) Ciociara oggi e l'Inchiesta di Cassino. Ha pubblicato un saggio di storia locale sul Busto di San Tommaso Veringerio, finanziato dall'amministrazione provinciale di Frosinone. Dopo l'acquisto autonomo ed il restauro a proprie spese di stabili antichi, nel centro storico di Amaseno, ha creato locazioni idonee per tutte le possibilità economiche a pochi passi dalla collegiata gotica di Santa Maria in Amaseno in provincia di Frosinone. Attualmente presso l'IIS Ceccano FR tiene un progetto laboratorio di giornalismo e comunicazione con gli studenti. Oltre che di Amaseno News è stata direttore dei giornali: La Voce di Villa (edito è stampato dal comune di Villa Santo Stefano) InformAmaseno (edito dal comune di Amaseno) e La Voce di San Giovanni (paese in provincia di Frosinone dove attualmente risiede)
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