IL BRODO NERO DEGLI SPARTANI STUDIATO CON LA I D ALBERGHIERO DI CECCANO

Giornalismo e comunicazione prof. Rossi e Celletti

Il brodo nero degli spartani era una zuppa, preparata con uno spezzatino di carne e sangue di maiale , aceto e sale, famosa per la sgradevolezza del suo sapore. Veniva mangiata come prova di forza nonostante il suo odore sgradevole.
Ecco perché gli spartani non avevano timore della morte dicevano, scherzando, gli stranieri in particolar modo i romani che avevano avuto modo di assaggiarlo.
Il brodo nero era il piatto tradizionale spartano, simbolo della frugalità dei costumi di quel popolo.
Plutarco riferisce che un Re del Ponto aveva assoldato un cuoco spartani per farsi preparare il brodo nero, ma che dopo averlo assaggiato, ne fosse rimasto disgustato. Il cuoco gli aveva risposto che andava mangiato dopo un bagno nell Euroca , fiume di Sparta, lasciando intendere che solo gli spartani portavano apprezzarlo. Si tratta di un piatto leggendario che è entrato nella storia proprio per la sua particolarità e perché mette in mostra il carattere duro su cui si basava la società di Sparta città stato. Molti esperti di cucina lo definiscono il “nonno” del sanguinaccio.

Ricerca fatta da Nicola Minotti e dalla 1 D alberghiero
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La prima giornalista donna della Valle dell'Amaseno, tra le province di Frosinone e Latina, iscritta all'ordine nazionale dei giornalisti (pubblicisti) Lazio - dal 1996, laureata in lettere moderne nel 1996 e scienze dell'educazione nel 2010 presso l'ateneo di Cassino, Frosinone. Insegnante di lettere presso IPSSEOA di Ceccano. Ha lavorato in giornali nazionali come Il Tempo ed Il Messaggero (redazioni di Frosinone) Ciociara oggi e l'Inchiesta di Cassino. Ha pubblicato un saggio di storia locale sul Busto di San Tommaso Veringerio, finanziato dall'amministrazione provinciale di Frosinone. Dopo l'acquisto autonomo ed il restauro a proprie spese di stabili antichi, nel centro storico di Amaseno, ha creato locazioni idonee per tutte le possibilità economiche a pochi passi dalla collegiata gotica di Santa Maria in Amaseno in provincia di Frosinone. Attualmente presso l'IIS Ceccano FR tiene un progetto laboratorio di giornalismo e comunicazione con gli studenti. Oltre che di Amaseno News è stata direttore dei giornali: La Voce di Villa (edito è stampato dal comune di Villa Santo Stefano) InformAmaseno (edito dal comune di Amaseno) e La Voce di San Giovanni (paese in provincia di Frosinone dove attualmente risiede)

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