Alcuni studenti, della classe 5°C cucina IPSEOA Ceccano, hanno partecipato ad un meraviglioso laboratorio coordinato dal professor Daniele Frioni, che si è offerto gentilmente di accogliere i ragazzi della professoressa Maria Grazia Pisterzi al momento impossibilitata a cui facciamo i migliori auguri. Si sono cimentati nella preparazione di una salsa con filetto di pomodoro mantecata con tonno e olive impiegato con una pasta corta di grano duro. Successivamente hanno realizzato una tipica e tradizionale ricetta campana conosciutissima le sfogliatelle riccie napoletane studiato la composizione del loro ripieno. Con la professoressa di storia Laramaria Celletti abbiamo scoperto le origini della sfogliatella napoletana la quale le sue origini sono italiane nella costiera amalfitana nel 1600 nel convento di clausura di santarosa dalle monache che per tenersi impegnate preparavano i pasti ;per non sprecare alcuni avanzi di semola bagnata nel latte la miscelo con ricotta, frutta secca e liquore al limone e la inforno dopo averla resa ripieno di un impasto allungato con vino bianco e strutto rinchiuse tra due sfoglie che ricordavano la forma di un cappuccio di un monaco. Prima di essere chiamata sfogliatella le monache dessero il nome di Santa rosa ovvero del monastero. Successivamente nel 1818 Pasquale Pintauro rivisto questa ricetta eliminando la crema e assottigliando la sfoglia privandola del richiamo al capello di un monaco.
Redatto da Michele Trapani e Germani Lucio frequentanti della classe 5°C cucina alberghiero di Ceccano
Lascia un commento