A tavola con Italo Svevo. Durante lo studio di questo straordinario autore e dei suoi celebri romanzi la classe 5 C cucina ipseeoa ha anche letto il noto ricettario che descrive come si mangiava a villa Veneziani.
Italo Svevo scrittore italiano del primo Novecento, nasce a Trieste il 19 dicembre 1861 da una famiglia ebraica benestante, il padre commerciante d’origine tedesca e la madre friulana. Proprio per questo sulla sua tavola troneggiavano piatti veramente molto particolari che oggi giorno vengono proposti in tanti locali della città. In questi piatti viene usato molto burro e liquori che ben si sposavano con il clima freddo e ventoso della grigia Trieste invernale.
Tutto questo, incluse le ricette e l’allestimento della tavola, è stato raccontato nel manoscritto goloso di casa Svevo chiamato “il ricettario di Villa Veneziani”.
Il ricettario è composto da due parti e redatto dalla famosa scrittrice Susanna Tamaro. A questo proposito l’autrice cita la mitica torta di cioccolata della bisnonna nel libro “Va dove ti porta il cuore”, è la torta che cucina per i suoi nipoti, ai quali un giorno tramanderà la ricetta, sperando che anche loro continuino a farla per i loro figli. Tornando al ricettario: la prima parte contiene primi e secondi, e la seconda parte i dolci. I piatti preferiti di Italo Svevo sono la crema fritta e torta di ricotta. Le ricette scandiscono il trascorrere degli anni e i mutamenti storici. A Pasqua non mancava mai la pinza, il “Vov di guerra”, con dosi dimezzate di zucchero e cognac. Della rielaborazione delle ricette si sono occupate Daniela Susel e Laila Adamolli Ban. Il manoscritto va consultato con lentezza e curiosità, passione e meticolosa cura nella realizzazione delle ricette. Per scoprire i segreti della Bomba di tonno, del Risotto alla finanziera, del Coniglio gustoso, del Manzo alla certosina, ma anche di dolci invenzioni come gli Amici di casa, le Pallottole di cioccolata o la Schiena di capriolo. Assolutamente da non perdere la realizzazione di questi capolavori da parte dei ragazzi dell’alberghiero di Ceccano.
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