Siamo davanti alla prova tangibile di tanta inciviltà. Continuano le segnalazioni dei cittadini circa lo stato di degrado di alcune zone del paese. Una situazione incresciosa si verifica, questa volta, a ridosso del cosidetto Pozzo della Regina, nella zona di Don Chei. Lungo un piccolo torrente artificiale adiacente, utile a far defluire l’acqua in esubero dal pozzo ma anche dalla sorgente che lo alimenta, si possono notare rifiuti di varia natura, soprattutto plastiche colorate e contenitori di detersivi, lasciando intendere che qualcuno vi vada anche a lavare la biancheria. Inaudito perché come portano via le bagnarole piene di panni potrebbero portare negli appositi raccoglitori anche le fiasche vuote di detersivo. Prima di parlare di degrado e di tutela dell’ambiente va perciò sottolineata la maleducazione e soprattutto la superficialità che è alla base. Comportamenti incivili con gravi conseguenze in termini di inquinamento. Ovviamente nessuna amministrazione e nessuna ditta di smaltimento sarà in grado di pulire ogni angolo del paese se la gente lo vuole sporco gettando perfino le fiasche di candeggina in un torrente vicino un punto di prelievo di acqua per abbeverare gli animali ma anche le persone, visto che a pochi metri c’è il pozzo del gestore connesso alla rete idrica. Ignoranza, superficialità ed inciviltà, attualmente il letto del torrente, da lontano, appare policromo di taniche di plastica. Da sottolineare anche che la zona di cui parliamo è di alto interesse turistico e che è famosa per le sorgenti, oltretutto è una delle vie d’ingresso nell’urbe e significa sosta per turisti e ciclisti, in una piccola piazzola attrezzata adiacente. Proprio a ridosso del sopra nominato torrente esiste poi un sito di interesse archeologico con edificazioni di epoca probabilmente romana visibili nei periodi di siccità. Magari le stesse persone che vanno a lavare, buttano la plastica nei fossi come se fosse normale e poi si lamentano che il centro è sporco.

Informazioni su Lara Celletti
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La prima giornalista donna della Valle dell'Amaseno, tra le province di Frosinone e Latina, iscritta all'ordine nazionale dei giornalisti (pubblicisti) Lazio - dal 1996, laureata in lettere moderne nel 1996 e scienze dell'educazione nel 2010 presso l'ateneo di Cassino, Frosinone. Insegnante di lettere presso IPSSEOA di Ceccano. Ha lavorato in giornali nazionali come Il Tempo ed Il Messaggero (redazioni di Frosinone) Ciociara oggi e l'Inchiesta di Cassino. Ha pubblicato un saggio di storia locale sul Busto di San Tommaso Veringerio, finanziato dall'amministrazione provinciale di Frosinone. Dopo l'acquisto autonomo ed il restauro a proprie spese di stabili antichi, nel centro storico di Amaseno, ha creato locazioni idonee per tutte le possibilità economiche a pochi passi dalla collegiata gotica di Santa Maria in Amaseno in provincia di Frosinone. Presso l'IIS Ceccano FR ha svolto per sei anni un progetto laboratorio di giornalismo e comunicazione con gli studenti. Oltre che di Amaseno News è stata direttore dei giornali: La Voce di Villa (edito è stampato dal comune di Villa Santo Stefano) InformAmaseno (edito dal comune di Amaseno) e La Voce di San Giovanni (paese in provincia di Frosinone dove attualmente risiede)
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