Spopolamento o ripopolamento? Forse semplicemente il risultato di tanti cambiamenti sociali. Sta di fatto che il deprezzamento dei centri storici è un fenomeno molto complesso che non interesa soltanto il campo economico. Abbiamo chiesto lumi all’agente immobiliare che si è occupato della maggior parte delle vendite nell’urbe di Amaseno a parlare è Giovanni Tiberia curatore compravendite di una nota agenzia, come prima detto, che si occupa in particolare delle zone della Roma, Latina, Frosinone e provincia ma che negli ultimi due anni ha curato circa una trentina di compravendite solo nel comune di Amaseno.
“Dopo aver ottenuto ottimi risultati durante e dopo la fase pandemica nei paesi limitrofi delle due province più importanti nel Lazio, da giugno 2023 sono poche le persone che decidono di investire sul nuovo immobile, stando ai dati nell’ultimo anno si è scesi di circa il 20% – ha detto Giovanni-
Si tratta di numeri che non si vedevano da moltissimo tempo.
I tassi di interesse sono molto elevati e anche chi vuole prendere un mutuo attualmente ci pensa due volte. Molte famiglie infatti non riescono ad accedere al credito in quanto sono spaventate dal fatto di non poter pagare in futuro.
Anche l’alto tasso di disoccupazione e di povertà, gioca un ruolo fondamentale da questo punto di vista.
Sono molti i fattori ad influire sulla reticenza all’acquisto, anche l’incertezza legata al mondo del lavoro infatti è un altro punto che preoccupa i cittadini. Per quanto riguarda l’IMU sulle seconde case si tratta di una somma non indifferente, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, in molti non possono godersi questo lusso.
Invece gli immobili che hanno subito un efficientamento energetico potrebbero aumentare il loro valore di mercato, dunque se una casa è stata ristrutturata, sarà venduta ad un prezzo superiore rispetto a quello stabilito dal mercato in precedenza. L’idea è collegata sicuramente anche ai vari bonus come se ad esempio al 110% un grande bleff a mio avviso che ha portato i materiali edili e la manodopera a prezzi esorbitanti. Concludo affermando che oggi è il momento di acquistare la prima casa perché i prezzi sono scesi e fare una scelta oculata se si decide di acquistare una seconda o terza casa, in base alle necessità dell’intera famiglia, magari scegliendo e rivalutando i centri storici un grande patrimonio e unici in Italia, sia geograficamente che culturalmente”. Questo è, purtroppo soprattutto, per i centri storici che stanno pagando il prezzo più alto: non solo spopolamento ma anche perdita d’identità artistica. La pietra scalpellata caratteristica dei borghi, adesso non è sinonimo di pregio e stabilità, nonché patrimonio artistico di entità stilistica di imponta medioevale ma nella mentalità corrente è assimilata a scomodità ed a costi di mantenimento troppo elevati. A nulla serve ricordare a tutti la bellezza dei portali e la suggestione dei vicoli lo spopolamento e la svalutazione sono dati di fatto e chi investe nei centri storici o nel mattone in genere, di questi tempi, deve affrontare tasse assurde e spese di mantenimento e manutenzione allucinanti. In provincia di Frosinone, tranne per rari casi il borgo di Cucinelli e quel modello di impresa ancora è lungo ad arrivare. Una casa in centro storico, magari affrescata, magari di pregio costa meno di un qualunque SUV e questa è una grande sconfitta e perdita di identità, questo è solo un esempio.
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